L’ Apertura casseforti bloccata non è impossibile, ma neanche semplicissimo. sempre più italiani negli ultimi anni hanno deciso di custodire i propri soldi, documenti e oggetti preziosi nelle proprie case, facendo sempre più largo uso di questi sistemi di sicurezza domestici.
diversi sistemi di casseforti e diverse aperture sul mercato ne esistono diversi modelli, differenti per peso, dimensione, spessore delle pareti e modalità di installazione (a muro o a mobile), oltre che per la tipologia di apertura. da quelle più semplici (ad esempio a chiave, singola o multipla) a quelle più complesse, che comprendono combinazioni meccaniche o elettroniche e scansione delle impronte digitali, riconoscimento vocale o addirittura a scansione retinica.
anche le casseforti più tecnologicamente avanzate, tuttavia, possono presentare problemi ed imprevisti e, nonostante si eseguano correttamente tutti i passaggi per la loro apertura, può succedere che la cassaforte risulti bloccata. che cosa fare se si dovesse verificare una simile eventualità? innanzitutto, come sempre, prevenire è meglio che curare.
la cassaforte si è bloccata: cosa fare? è infatti opportuno giocare d’anticipo, rivolgendosi a tecnici professionisti e marchi autorevoli del settore e scegliendo un prodotto che possa garantire la massima qualità ed affidabilità. un prodotto del genere, infatti, fornisce sicuramente un servizio di assistenza rapido e professionale in grado di intervenire tempestivamente e risolvere nel miglior modo possibile qualsiasi problema dovesse presentarsi.
di certo, il fai da te non è la soluzione migliore, nonostante tutti quei consigli e tecniche più o meno verosimili che si possono trovare su internet per aprire una cassaforte bloccata, che non solo si riveleranno inutili, ma potrebbero essere addirittura pericolosi per gli oggetti che vi si conservano, oltre che per l’incolumità del malcapitato proprietario.
dunque, la prima cosa è non farsi prendere dal panico, e cercare di capire perché la cassaforte non si apre. probabilmente, se si tratta di un modello con apertura meccanica, la cassaforte potrebbe essere bloccata da un effetto ventosa, quindi basterà semplicemente riprovare ad aprire la cassaforte in maniera più lenta e uniforme, senza scatti, rallentamenti e accelerazioni.
a chi rivolgersi se la cassaforte è bloccata? diversamente, la cosa migliore da fare è chiamare un professionista per aprire una cassaforte bloccata, oppure rivolgersi al servizio di assistenza garantito dalla società produttrice, che saranno in grado di aprire la cassaforte utilizzando strumenti che non rovineranno gli oggetti preziosi contenuti al suo interno, diagnosticare correttamente il problema che ha causato il blocco e consigliare se riparare o sostituire la cassaforte bloccata. quanto costa sbloccare una cassaforte?
Si tratta naturalmente di interventi molto particolari, il cui costo risulta più elevato rispetto a quello conseguente all’intervento di un fabbro per l’apertura ad esempio di una porta blindata. occorre, infatti, mettere in conto di arrivare a spendere fino a 250-300 euro.
ma, per scongiurare danni peggiori, è meglio rivolgersi a un esperto.
E’ preferibile spendere qualcosa in più piuttosto che danneggiare gli oggetti all’interno del sistema di sicurezza, tentativi di manomissione: nel caso in cui qualche malintenzionato abbia cercato di scassinare la cassaforte, anche se non è riuscito ad accedere agli oggetti in essa contenuti, ha comunque arrecato dei danni strutturali alla serratura, che vanno valutati da un professionista per trovare la soluzione migliore.
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Forse non sapevi che?
Un fabbro è una persona che crea oggetti di ferro oppure acciaio, utilizzando a questo scopo attrezzi a mano per martellare, curvare, tagliare o comunque dare forma al metallo quando questo si trova in uno stato non liquido. Solitamente il metallo viene riscaldato fino a farlo diventare incandescente, e successivamente sottoposto alla lavorazione di forgiatura. Questo tipo di lavorazione è stata una delle prime tecniche utilizzate per la lavorazione dei metalli. Il termine “fabbro” proviene dalla parola latina faber.
Alcuni manufatti dei fabbri sono: cancelli di ferro battuto, griglie, ringhiere, mensole, sculture, attrezzi, oggetti decorativi, utensili da cucina, e armi. Un fabbro esperto sa realizzare, con il minimo impiego di lavoro ed energia, prodotti di aspetto piacevole che abbinano talento e originalità.
Un fabbro che lavora principalmente sugli attrezzi per i cavalli è chiamato maniscalco. Il maniscalco lavora con il metallo nero, specialmente ferro. Il colore nero proviene da uno strato di ossido che si deposita sulla superficie del metallo durante il riscaldamento.
I fabbri lavorano riscaldando le parti di ferro modellato o di acciaio in usere modellato con gli attrezzi, come, ad esempio, un martello. Il riscaldamento è compiuto tramite l’uso di una forgia rifornita da propano, gas naturale, carbone, carbone di legna, o coke. I fabbri possono usare la fiamma ossidrica o la fiamma ossi-acetilenica, per riscaldare il metallo in punti più circoscritti.
Il colore è un indicatore molto utile della temperatura e lavorabilità del metallo: man mano che si riscalda il ferro prima diventa rosso, poi arancione, giallo, e infine bianco. La temperatura ideale per la maggior parte delle operazioni di forgiatura è quella corrispondente al colore giallo-arancio, più o meno nota come calore di forgiatura. Per evitare che la luce ambiente impedisca loro di valutare con precisione il colore del metallo, molti fabbri lavorano al buio, o in ambienti poco illuminati. Le tecniche di lavorazioni principale dei fabbri sono:
- forgiatura;
- saldatura;
- trattamento termico;
- finitura. (Wikipedia)